mercoledì 21 luglio 2010

Angus & Julia Stone - Down The Way

Coppia di fratellini australiani alle prese con pop melodico e sentimentale. Ascolto rilassato e rilassante piuttosto piacevole e senza particolare impegno. Belle le voci, arrangiamenti chitarra+archi per momenti melanconici.
Niente di che strapparsi i capelli, ma se volete qualcosa con cui svagarvi, questo è perfetto.

sabato 10 luglio 2010

Pausa

L'Album Bianco nasce come sfogo agli spasmi scrittori di una truppa mal definita di melomani, la cui presenza, di alcuni occasionale, di altri costante, non è mai stata soggetta a regole, precetti, schemi. Ci siamo sempre detti che scrivere, sussurrare o abbaiare le nostre pensate non doveva avere ritmi prefissati,  e quindi il blog è geneticamente predisposto a pause e vacanze di ogni sorta. In corrispondenza di quelle estive, poi, il singhiozzo che ha ritmato i posts si vieppiù disorganico. Con questa premessa, seguo Luca e fuggo in vacanza anche io. non ho scelto un disco per l'estate, ne rippati in mp3 una cinquantina, raccolti su un HD portatile. I  titoli? Dai Sigur Ros a Cecilia Pitino, dai New Pornographers a Les Anarchistes (immancabili!). Sarà una bella estate, a presto. Marco
PS: a differenza di luca non ho scelto neanche una meta, ma va bene così.

mercoledì 7 luglio 2010

Happy birthday, dear Ringo

Oggi compie 70 il baronetto Richard Starkey, MBE, meglio noto come Ringo Starr, batterista dei Beatles. A tutti gradito per la proverbiale bonomia, per la sua assoluta normalità a fronte dell'eccentricità del Giovanni Lennon, del talento da predestinato di Sir James Paul Macca, dell'ombrosità harrisoniana. Festeggiamolo tutti, perchè il Ringo è un simbolo. E' l'icona dell'uomo normale, imbarcato in avventura molto più grande di lui, che resiste nonostante parecchie avversità (nella prima registrazione lo sostituirono con tal Andy White e lo relegarono al tamburello) e senza diventare divo. Niente bizzarrie, niente crisi mistiche - si diceva che in India dal Maharishi si rompesse abbastanza i coglioni - niente svarioni con droghe pesanti, l'unica stravaganza che si è concesso è chiamare il figlio Zack, come lui si faceva chiamare da piccolo. Musicalmente, oltre a quello che gli hanno porto John &Paul, su tutto una certa Yellow submarine,  non ha lasciato tracce memorabili, una versione reggae di Only you e poco altro. Ma ci rimangono le sue facce sornione, le sue pose da rocker innocente, conscio della propria liverpooliana mediocritas. E, quoto, cito, rubo dal grande Phil Anka, i suoi occhioni da cagnone sperduto. Cheers, Ringo.

venerdì 2 luglio 2010

Il Disco dell'Estate

Fra qualche giorno me ne parto per le vacanze. Niente di che, vado qui a scrocco di Ma&Pa. Lo dico non tanto per raccontare i fatti miei quanto per avvisare della mia futura latitanza da queste parti.
Ho scelto con un po’ di difficoltà il Disco dell’Estate, cioè quel disco che potenzialmente dovrebbe accompagnare i miei scorrazzamenti in ciabatte, bermuda e occhiali scuri sotto il solleone.
Poi chi conosce la mia caotica situazione familiare (moglie ciarliera e 3 figli ipercinetici) ben capirà che, soprattutto in vacanza, quando il nucleo familiare è ben compatto, le mie possibilità di ascoltare la musica che mi piace si riducono al lumicino. E qui casca a fagiolo il disco dell’estate. In quei rarissimi momenti di “ora ascolto quel che mi pare” ho bisogno di un riferimento da individuare al volo, senza tentennamenti. Qualcosa che poi sia abbastanza piacevole e solare per adattarsi alla stagione, ma anche non troppo stupido, che di musica infantile ne ascolterò già fin troppa.
E il prescelto di questa Summer2010 è:
Fever, degli Sleepy Sun

Gli Sleepy Sun fanno un rock psichedelico, piuttosto datato come genere in sé, ma mantenuto piuttosto fresco da un approccio moderno e scanzonato. Strumenti elettrici, voci maschili e femminili, lunghe cavalcate lisergiche, melodie piuttosto accessibili.
Non che sia un miracolo eh, anzi, forse il loro precedente Embrace era un po’ meglio in generale, ma tutto sommato, se si cerca qualcosa di leggero (come nel mio caso per il Disco dell’Estate) direi che è l’ideale.
Poi vengono dalla California, e si sente. Più estivo di così…

A presto.