giovedì 16 settembre 2010

Victor Jara, in memoriam

Il 16 settembre del 1973 veniva ucciso dai militari di Pinochet Victor Jara. Aveva 41 anni, aveva scritto una marea di canzoni meravigliose, (Luchin, Zamba del Che, Plegaria ad un labrador, e, su tutte, Te recuerdo Amanda) e cambiato in maniera definitiva la canzone latinoamericana.
Prima di fucilarlo gli massacrarono le mani. Perchè questo dettaglio raccapriccianti, che personalmente aborro raccontare? Perchè il dettaglio in questo caso vuol dire tutto. Le mani, con cui Jara suonava e componeva, erano le nemiche prime della repressione, il simbolo della libertà della creazione. Sua moglie Joan scappò dal Cile occultando le matrici con le registrazioni di Victor Jara, che il regime cercava di sequestrare. Grazie quel contrabbando adesso tutti possono conoscere Jara, ed il suo impatto sul mondo musicale è stato assai rilevante. Solo di "Te recuerdo Amanda" ne hanno fatto covers Robert Wyatt, Mercedes Sosa, Joan Baez, i Nomadi,  Daniele Sepe (che a Jara ha dedicato un cd intero) . L'hanno omaggiato gli Ska-P (Juan sin tierra), gli U2 (One tree hill) e i Calexico (Victor Jara's Hands, appunto). A 37 anni dalla morte la sua musica e la sua poesia non sono state offuscate dal tempo, e questo è un mezzo miracolo.

¡Canto que mal me sales Canto, come mi vieni male
cuando tengo que cantar espanto! quando devo cantare la paura!
Espanto como el que vivo Paura come quella che vivo,
como el que muero, espanto, come quella che muoio, paura.
de verme entre tantos y tantos di vedermi fra tanti, tanti
momentos del infinito momenti dell'infinito
en que el silencio y el grito in cui il silenzio e il grido
son las metas de este canto. sono le mete di questo canto.
Lo que veo nunca vi. Quello che vedo non l'ho mai visto.
Lo que he sentido y lo que siento Ciò che ho sentito e che sento
hará brotar el momento... farà sbocciare il momento...



Victor Jara

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