lunedì 20 giugno 2011

Ciao Clarence, angelo di seconda categoria....

Oh, cazzo, se ne è andato un altro. Clarence Clemons, sassofonista dal fisico monumentale della E Street Band del buon Springsteen, è andato a trovare il creatore. L'elenco dei cari defunti dell'album bianco si sta facendo insopportabilmente lungo.  A me, che non so nulla di sassofoni e non sono uno sprinstiniano ortodosso il Clemons mi era molto simpatico. Stava al sax come la pasta alla carbonara sta ai primi. Non il più sofisticato, ma buonissimo, energetico e saziante. Teneva il sax come un buon meccanico tiene la sua chiave migliore. Come l'amico Steve Berlin, spingeva aria nel suo strumento con vigore e divertimento, con la passione del gospel e la carnalità sporca del rock. Vorrei dire che ho cominciato ad apprezzare Springsteen per le melodie sommesse e la delicatezza di alcune liriche, ma non posso: la prima canzone che mi sono registrato, Sherry Darling, era un catalogo di luoghi comuni sessisti contro la quasi suocera della cara Sherry, intessuto sull'accompagnamento e sull'assolo del Big Man Clemons, trionfante in un ritornello che da solo spiega perché esiste il rock. Come l'omonimo angelo di "La vita è meravigliosa" non era il più figo o il più tecnico della compagnia, ma (si) divertiva eccome. Ha avuto 5 mogli e collaborazioni con Zucchero e Lady Gaga. Lungi dalla perfezione, ma verace. Sherry Darling è qui sotto.

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