martedì 12 gennaio 2010

e adesso via con la bile! I 5 album più sopravvalutati della Storia


Evviva! Qualcuno finalmente l'ha detto! Come il rag. Fantozzi a proposito del capolavoro di Ejszenstein (o come cazzo si scrive...), così Luca, sempre sia lodato, coraggiosamente ci spiega che The Dark Side of The Moon, è un album sopravvalutato. E io aggiungo, codardamente secondo, è un album barocco e supponente, pomposo e vuoto, assolutamente sopravvalutato, che vale come constatazione di decesso dei PF migliori. Un album buono per irretire i pischelli, suscitare emozioni da cameretta prima dell'interrogazione di italiano, inquinato da trovatelle banali come l'intro con il cuore battente spacciate per genio, la pseudopoesia finale di Eclipse, in cui persino il buon Wright, abituale compositore di gradevoli ballatone pianistiche (questa, ad esempio, è celestiale), si lascia andare ad un caso di incontinenza musicale e propone il polpettonissimo di The Great Gig in the Sky, col famoso e vacuissimo vocalizzo della meteora Clare Torry che tanti adolescenti ha fatto tremare. Ma se a vendicare la pompa dei Pink Floyd ci ha già pensato Tony Tammaro, - vedi la foto - piccolo eroe partenopeo della controcultura, perchè non scatenarci in una biliosa compilation, la top five degli album (o potremmo farla, pourquoi pas, dei gruppi) più sopravvalutati della storia? Allora, fuoco alle polveri...

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