Per chi apprezza il genere: è stato da poco pubblicato da Gambit un doppio CD contenente le registrazioni di 2 concerti del 1969 del Miles Davis quintet, zona “svolta elettrica”, per intenderci (Davis, Shorter, Corea, Holland, De Jonette ).
È l’occasione di assistere ad un evento altrimenti irripetibile: l’atto creativo colto nel momento in cui si realizza. I brani, come succede quasi sempre nel jazz, ma in questi episodi tendenti al free ancora di più, sono solo un canovaccio, una traccia per i musicisti, ma l’interpretazione di essa è totalmente delegata al loro estro. E che estro!
Più di 2 ore di musica di altissimo livello, oscillante tra tenui rumorismi (l’introduzione è disorientante, per usare un eufemismo), energetiche cavalcate jazz con un Miles Davis in formissima, meditabonde ballads… Un universo musicale contenuto in un jewel-box.
Per chi apprezza il genere.
PS Attenzione, chi poco frequenta il jazz non inizi da questa roba qua. Siamo nell’ostico avanzato.
Io l'ho visto giocare.
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5 settimane fa
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