sabato 20 marzo 2010

Gil Scott Heron - I'm new here.


Ha senso, caro ed erudito pubblico, recensire, pontificare o comunque disquisire su un disco talmente ostico che non si è mai riuscito a sentire tutto di fila? Non è uno zinzino presuntuoso consigliare un ascolto mai completato in prima persona? Oltretutto il tizio in questione non è esattamente un tipino facile, erano solo 16 anni che non incideva musica, e per inciso (ah, che bel calembour!), non si ritiene nemmeno un cantante. Gil Scott Heron, una biografia troppo complicata per spiegarla qui, comunque segnata da tanta politica, tanta coscienza e tanta ma tanta droga e un vocione nero rotto da tutti gli abusi, torna con un disco come sempre di "spoken word", voce parlata, quasi un comizio in musica. La musica, appunto, è di fatto un blues minimale, senza fronzoli, senza assoli chilometrici o virtuosismi di sorta. Gli arrangiamenti sono molto accurati nel loro essere essenziali, dagli archi pizzicati di "I'll take care of you" al sommesso trip-hop (è un ossimoro?) di "Your soul and mine" o "New York is killing me". Quando proprio gli strumenti non ci sono, e resta solo il vocione baritonale, il pezzo viene etichettato come "interlude", quindi chi vuole schiaccia il tasto skip e si risparmia la tirata dell'incazzoso vocalist. Confesso di averlo fatto anche io, non sempre si è inclini a sentire le peraltro giuste elucubrazioni di quest'uomo, che difende e fa vessillo della propria povertà, del proprio disagio, dei propri limiti. Ma visto nella sua globalità, con le sue perle, il disco è magari indigesto, ma pieno di spunti e di sentimenti forti. Consigliato, ma non come introduzione alla black music. Per ulteriori nozioni consultare http://gilscottheron.net/ o la voce Wiki su GSC. Per un ottimo riassunto valga la sua frase "per quanto tu possa aver perseverato nell'errore, puoi sempre tornare indietro". E' uscito da poco di galera, ricordiamolo.

3 commenti:

  1. minchia che figata! (mi sento particolarmente aulico...)
    solo sentito (non ascoltato), ma già apprezzato molto molto
    grazie della segnalazione

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  2. è un po' greve, diciamolo... iggy pop sembra un salutista ed eminem un educanda in confronto, però...

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