Prendi un gruppaccio di newyorkesi che ama il funk e lo esegue con attitudine punk: voilà, le punk-funk!
Un senso del ritmo bestiale, l’urgenza di variare spesso e volentieri i brani in corso, la voglia di buttarla anche in caciara di tanto in tanto, ma senza perdere mai del tutto la bussola, fanno di questo album e del loro modo di fare musica una delle cose più intriganti del decennio. Musica ai margini della disco, eseguita con strumenti convenzionali, ma in grado di non sfigurare di fianco ad altre e più ordinarie dancefloor-hits
Tra tutte la perla assoluta è “Me and Giuliani down by the school yard”, singolo esplosivo e trascinante, capace di contenere in sé il germe di una manciata intera di canzoni e di mischiarli tra loro, sovrapponendoli ed alternandoli in modo da creare una piccola suite di quasi 10 minuti in grado di darti l’impressione di avere attraversato tutto un genere.
Il resto dell’album è francamente un pelo inferiore, pur restando ad ottime altezze, ma è la sua forza trascinante da cazzoni in festa che pervade tutto il lavoro a renderlo davvero un grande album.
Io l'ho visto giocare.
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5 settimane fa
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